…Dunque, qui ed ora, so che dovrei, spiegando la scelta
fatta tempo fa, iniziando un mio percorso nuovo, arrivare a dirvi cosa mi porti
all’argomento principe di questo blog: il Biologico. Lo so, e so che dovrei
raccontare magari dove e come nasca questa passione per il bio… Ma ecco, sapete? Confesso, io il momento
preciso non lo so, non so spiegare perché di colpo ho sentito crescere in me la
voglia di volermi bene e di amare il mondo in cui viviamo…
No, proprio non lo so… Oddio, non è che prima mi detestassi o
che facessi del male agli altri e all’ambiente… Ma chiaro che no! Cavoli! Per chi mi avete
preso? Intendo dire volermi bene e amare il mondo in modo nuovo, più intenso,
più consapevole, più forte. Più mio.
Sarà stato forse per una serie di riflessioni fatte molto
simili al pensiero che ho avuto immaginando più concretamente un giorno i miei figli o miei nipoti crescere in questo
ambiente, sempre più sofferente, più inquinato. Oppure è stata quella volta nella
quale ho visto in televisione l’ennesimo documentario in cui per farmaceutica o
cosmesi, ancora si pensa bene di procede coi test sugli animali, o quell’altra
volta in cui ho pianto guardando la vita, sempre che si possa ancora chiamare
così, a cui sono costretti gli animali negli allevamenti.
O ancora, magari è stato quando rendendomi conto che se in tutto
quello che mangiamo, beviamo, respiriamo c’è veleno e ci sono elementi chimici
in ogni cosa, allora figuriamoci in quello che ci fanno spalmare in faccia!
Sì, forse sono stati ora questi ora quelli, i pensieri o i
momenti, che mi hanno portato a questa scelta, chissà? Oppure tutti essi
assieme nel loro sommarsi. Non saprei dirlo e mi sto ripendo, l’ho già scritto,
è vero, questo lo so.
Come so che ormai non smetto più di chiedermi “Ma ne vale proprio la pena avvelenare il
nostro pianeta? Il nostro meraviglioso pianeta? Smaltire rifiuti dove capita? Inquinare
i nostri mari? Riempirci di sostanze chimiche? Di allergie e malattie?”
Insomma al diavolo i perché! È scattata la BIOMOLLA.
Nel mio piccolo ora quello che farò è raccontare,
condividere, promulgare quanto sento ed ho deciso di vivere. Non è tanto magari
e non sono l’unica (meno male) ma lo farò col cuore e la convinzione di chi
finalmente ha la consapevolezza di aver fatto una scelta di cui andare fieri ed
orgogliosi. Scelta difficile da perpetrare ma anche solo nel riportare appunto,
nello spiegare. Ma che non lascia modo di ricredersi, proprio come le strade
intraprese che portano lontano e che soprattutto ripaga con una consapevolezza
di sé e del giusto del tutto nuova e con un barlume dentro che viene da
chiamare speranza.
Sì, speranza che si possa migliorare.
Partendo da sé, ovviamente e necessariamente, per poi
coinvolgere gli altri.
Per cui eccomi. Son qua.
Quindi, oltre a riportare per ciascuno dei prodotti che
utilizzo le mie impressioni, spero più profondamente che questo blog piano
piano riesca a darvi quel qualcosa che come vedete, dentro si accenna, ma non è
facile spiegare. Quel sentire dentro che è il momento di cambiare, di fare
qualcosa, di non essere più passivi. Quel qualcosa che prima ho chiamato
barlume, come di luce che si sia accesa e che cancella per sempre da intorno e
da dentro il buio dell’attimo prima e che permetta di guardare tutto, se
stessi, i giorni di sempre ed il domani con occhi nuovi.
Nuovi occhi sì, proprio come recita la scritta su di un muro
del quartiere dove vivo.
Nuovi occhi per più lontano.
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